Hip Hop
Hip hop: ballo di strada, dalla vecchia alla nuova scuola, caratterizzato da movimenti ampi e precisi del corpo, stile che aiuta molto la ritmica e la coordinazione del corpo.
Nello slang newyorkese degli anni ’60 e ’70 Hip significa -to know, -awearness, letteralmente -sapere, –avere coscienza e –consapevolezza. Hop significa -to do, -fare, -muoversi.
L’unione dei due termini crea un neologismo: faccio perché so, mi muovo perché ho la coscienza per farlo: so quello che faccio. Ne deriva un significato profondo: sono hip-hop perché ho un punto di vista unico sul mondo, una “knowlege” appunto.
Inizialmente quindi l’Hip-hop è un’idea condivisa, una coscienza collettiva, e veniva scritto così: hiphop.
Questa idea collettiva abbraccia quattro forme d’arte, le quattro discipline: il DJing, i Graffiti, la Breakdance e il Rap. In seguito l’hiphop diventa “Hip Hop”. Un movimento culturale più complesso che inizia a creare attenzione mediatica e profitto. Alle quattro discipline originarie si aggiungono il beatbox, lo street-wear. Secondo KRS One, uno dei padri fondatori e massimo esperto di Rap e Hip Hop, la forma corretta di scrivere questo termine è hip-hop. In 50 anni di storia è cambiato non solo il modo di scrivere questo termine, ma soprattutto il significato ad esso associato. Per concludere possiamo dire che sarebbe preferibile parlare di Musica Rap e di Cultura hip-hop, all’interno della quale trovano spazio anche altre forme artistico espressive.